Monsters by Tom Shachtman & Robert K. Ressler

autore:Tom Shachtman & Robert K. Ressler [Shachtman, Tom & Ressler, Robert K.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: ebook
editore: Longanesi
pubblicato: 2021-11-17T22:00:00+00:00

Ci sono due soggetti del nostro studio sul background e sui reati dei serial killer che compendiano, rispettivamente, i tratti dell’assassino organizzato e di quello disorganizzato. Durante i corsi di formazione che tenevo in giro per gli USA, quando mostravo le diapositive e presentavo la storia di Gerard John Schaefer c’era sempre qualcuno tra il pubblico che mi accusava di aver preso le caratteristiche dell’assassino organizzato direttamente da lui. Non è così, ma è vero che Schaefer esemplifica alla perfezione i comportamenti tipici della personalità organizzata.

Nel 1973, mentre la polizia nella contea di Brevard in Florida si accingeva a istituire una task force per indagare sulla scomparsa di alcune donne, accadde un evento insperato. Un automobilista vide due ragazze sconvolte e terrorizzate uscire da un bosco acquitrinoso e le accompagnò alla stazione di polizia, dove raccontarono di essere state rapite.

Stavano facendo l’autostop e un uomo apparentemente normale, ben vestito, alla guida di quella che sembrava un’auto della polizia, le aveva fatte salire. Aveva detto che le avrebbe accompagnate a destinazione e invece le aveva portate in un bosco, le aveva legate minacciandole con una pistola e aveva dichiarato di volerle violentare e uccidere. Poi però aveva guardato l’orologio e aveva detto: «Accipicchia, devo andare. Ma tornerò». Era risalito in macchina e si era allontanato. Le due ragazze erano riuscite a liberarsi e ad arrivare alla strada. Poi, una volta in salvo, avevano accompagnato la polizia nel punto in cui erano state legate spiegando in che modo erano state immobilizzate. Un bizzarro particolare della vicenda è che la polizia chiese loro di ricreare esattamente la scena e le due ragazze, ancora sotto shock, accettarono di rimettersi in posizione e farsi fotografare con le mani legate sopra la testa e la corda passata sopra un ramo dell’albero al quale il rapitore aveva minacciato di impiccarle.

La polizia perlustrò la zona circostante e vi trovò sepolti resti umani in decomposizione e indumenti femminili, fra cui un paio di jeans con un ricamo fatto a mano che corrispondevano alla descrizione di quelli indossati da una delle donne di cui era stata denunciata la scomparsa. Di fronte a tale scoperta, la polizia prese ancora più sul serio il racconto delle due ragazze, che riuscirono a dare una descrizione piuttosto dettagliata dell’auto sulla quale erano salite e dell’aspetto fisico del rapitore. Dissero per esempio che sul retro dell’auto c’era un gancio da traino: lo ricordavano perché l’uomo vi aveva legato un capo della corda per poi lanciare l’altro sull’albero e aveva detto che avrebbe usato l’auto per sollevarle fino a un’altezza sufficiente per impiccarle. Segnalarono inoltre che su uno dei finestrini c’era l’adesivo di una confraternita studentesca.

Prima di proseguire nel racconto del caso Schaefer, vorrei sottolineare le caratteristiche dell’assassino organizzato riscontrate fino a questo punto. Il soggetto aveva parlato con le vittime senza spersonalizzarle, aveva usato la sua auto, le aveva convinte a salire con la sua parlantina, aveva un’arma con cui le aveva minacciate e che si era portato via, aveva un kit dello stupro ed era palesemente intenzionato ad avere rapporti sessuali con loro prima di torturarle e ucciderle.

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